Un Paese estremamente romantico, che provoca forti emozioni, con i suoi deserti, le cittadelle fortificate, i villaggi e gli spettacolari paesaggi che si aprono tra le montagne. Un passato prestigioso. Re Salomone sapeva di questa terra leggendaria ben prima che la regina di Saba gli rendesse visita con il suo seguito sontuoso, offrendogli magnifici e preziosi doni. Più di ogni altra cosa colpisce
la sua gente: orgogliosa e tenace, ospitale, generosa e famosa in tutto il mondo arabo per il fine senso dell’umorismo. Qui si trova il sapore dell’Arabia di un tempo, non contaminata, accogliente, gemma della Penisola Arabica.
LUOGHI E CITTA’
■ San'a
Significa “forza o “vigore” e la città è degna del suo nome. Si espande infatti vigorosamente in ogni direzione mantenendo il suo cuore pulsante tra i vicoli e il suq della celebre città vecchia dove si ammira l’architettura stupefacente di questo sito protetto dall’UNESCO. La parte vecchia è talmente ben conservata con le sue case a torre, grattacieli più antichi del mondo, gli alti muri di fango che nascondono giardini e frutteti, da sembrare sospesa nel tempo. Caratteristiche sono le finestre sormontate da lunette con vetri colorati e impreziosite dall’alabastro che donano all’insieme un aspetto fiabesco.
■Jibla
È una cittadina arroccata in posizione spettacolare sulla cima di una collina. È l’antica residenza della Regina Arwa. La cittadina ècaratterizzata da bellissime moschee e minaretidi cotto colorato.
■Baraquish
Visitabile solo previa autorizzazione delle autorità locali del turismo, questa bellissima città fortificata si trova in mezzo al deserto.Le sue alte mura ben costruite, conservano interessanti iscrizioni sudarabiche e sono interrotte da torri quadrangolari di avvistamento, un tempo visibili da molti chilometri di distanza.All’interno è stato portato alla luce dalla Missione italiana del Prof. Alessandro De Maigret un imponente Tempio in pietra calcarea, costituito da pilastri monolitici alti circa 4 metri, recintato e sormontato da una copertura in travi di pietra, dedicato al dio Nakrak, il patrono della città.Molti altri templi ed edifici pubblici sono tuttora sepolti nella sabbia.
■Zabid
Si trova tra le montagne e la costa e fu famoso centro per l’insegnamento islamico e scientifico.Si dice che la parola “algebra” sia stata coniata da uno studioso di Zabid che insegnava questa disciplina, l’al-Jabr. La città ha una forma circolare, al centro della quale si trovano gli antichi e celebri suq. Restano ancora alcune delle porte originali ed edifici mirabilmente decorati che testimoniano l’antico prestigio e l’alto livello di benessere raggiunto dalla città grazie alle industrie della filatura e della tintura dei tessuti e della concia delle pelli. In questa città, P.P. Pasolini girò molte scene del famoso film “Il fiore delle Mille e una notte”.
■Ma'rib
Da San’a verso est a 214 chilometri si trova Ma’rib la più antica città dello Yemen. Capitale dell’impero sabeo fa parte del più vasto sito archeologico dell’area mediorientale della Penisola Arabica ed è stata battezzata “culla della civiltà” della regione. Le pietre per costruire la città provengono in massima parte dalle antiche mura di cinta e dalla Grande Diga. Quest’ultima è il monumento più famoso, Great Ma’rib Dam, presumibilmente costruita nel VIII secolo a.C. e più volte restaurata nei secoli. Una gran parte delle sue mura fu smantellata per costruire la nuova città; restano due chiuse ma ancora si ammira l’ingegnosità della diga e la sofisticata concezione all’avanguardia per l’epoca. La strada prosegue fino alla bellissima New Dam (Nuova Diga). Sempre nei dintorni si trova l’antico ed enigmatico palazzo di Bilquis/Tempio della Luna e proseguendo si arriva a MahramBilqis, dedicato al dio sole.
■Shabwa
Punto d’incontro delle carovane di cammelli che attraversavano il grande deserto e raggiungevano il Mediterraneo cariche di prodotti preziosi provenienti dall’Africa e dall’India, Shabwa era la capitale del Regno di Hadramaut, uno dei potenti regni dell’Arabia del sud. Buona parte dell’antica città giace ancora sotto la sabbia, ma una passeggiata tra le sue rovine è molto suggestiva.
■Shihara
Villaggio di montagna a 160 chilometri a nord di San’a, è famoso per la sua inaccessibilità, molto del divertimento è proprio quello di arrivarci. Fu roccaforte della resistenza contro i turchi ottomani che non riuscirono mai a conquistarla. Bellissimo il ponte sospeso, risalente al XVII secolo, a circa 15 minuti di cammino dal villaggio.
■ Shibam
A 48 chilometri da San’a, questo antico villaggio sorge a 2300 metri sul livello del mare, ai piedi del Jebel Kawkaban (2800 metri).
Diventò un’importante capitale della locale dinastia degli Yafur nel IX secolo quando fu costruita la sua grandiosa moschea, una delle più antiche dello Yemen. Interessante la porta della città e il suq. Il Jebel Kawkaban è anche famoso per la sua fauna ornitologica, in particolare rapaci. Splendide le porte e le finestre intarsiate.
■Seyun
Vanta una storia illustre, fu infatti la capitale del Wadi Hadramawt e le sue case in adobe si stagliano sullo sfondo di montagne e palmizi, immerse in una grande oasi, in uno splendido scenario naturale. In quasi tutte le città del sud ritroviamo sulle case e sulle cupole delle Moschee i colori naturali del paesaggio, il verde, il blu e il dorato. Unico esempio di architettura in fango, rivestito di intonaco bianco, è il grande Palazzo del Sultano attualmente sede di due musei, uno etnografico e l’altro archeologico. Conservati in quello etnografico interessanti costumi,gioielli, armi e attrezzi che ancora si possono vedere in uso. Il museo archeologico custodisce pezzi importanti rinvenuti a circa 100 Km da Sayun da missioni russe e yemenite.
■Suqutra
L’isola è tra le più grandi dello Yemen ed è vissuta in quasi totale isolamento rispetto al resto del paese. Questo spiega la presenza sul suo territorio di una fauna straordinaria e di una flora particolare. I suoi abitanti hanno anche sviluppato una cultura e un dialetto propri.Testimonianze archeologiche indicano che l’isola era abitata già anticamente, oggi i suoi 160.000 residenti sono pastori o pescatori. L’arcipelago, con un’area di circa 260.000kmq, è stato recentemente dichiarato Riserva della Biosfera dall’UNESCO. Il periodo migliore per visitare l’isola va da metà ottobre a metà maggio e il turismo che si sta affermando è sempre tenuto sotto controllo dal SoqutraConservation Fund un’organizzazione no profit per la conservazione e lo sviluppo sostenibile di Suqutra.
DA SAPERE
I DOCUMENTI E LE FORMALITA' DOGANALI
E' richiesto il passaporto con almeno 6 mesi di validità dopo la data del rientro e almeno 2 pagine libere consecutive. Il visto turistico può essere anche ottenuto direttamente in aeroporto in caso di viaggio organizzato debitamente documentato, previo pagamento dei diritti dovuti (circa 50 euro) e compilazione di un modulo. Occorre tuttavia inviare alla nostra sede un modulo compilato e la fotocopia del passaporto via email (copia scansionata) oppure una fotocopia ben leggibile che deve pervenire tassativamente almeno 20 giorni prima della partenza. Ricordiamo che il passaporto non deve presentare visti o timbri di Israele.
Viaggi all'estero di minori
La recente normativa italiana (novembre 2009) prevede l'obbligatorietà del passaporto individuale anche per i minori, la cui validità temporale è differenziata in base all'età: tre anni per minori da 0 a 3 anni e cinque anni per minori da 3 a 18 anni. Rimangono valide, fino alla scadenza del passaporto del genitore, tutte le iscrizioni effettuate prima dell'entrata in vigore della nuovo disposizione.
I VOLI
Sono operati dalla YemeniaAirways, compagnia di bandiera, che al momento collega Roma con Sana'a ogni martedì e sabato.
FUSO ORARIO
Lancette avanti di un'ora quando è in vigore l'ora legale in Italia, per il resto dell'anno avanti di due ore.
IL CLIMA
Lo Yemen può essere suddiviso in tre zone principali: la Tihama, fascia costiera sul Mar Rosso, gli altipiani centrali, inclusa San'a e il Wadi Hadramawt, insieme con le regioni a est e all'estremo nord del paese. Da ottobre a marzo è il periodo migliore per visitare la Tihama. Gli altipiani centrali godono di un clima temperato per la maggior parte dell'anno, in particolare tra ottobre e febbraio l'escursione delle temperature è più sensibile tra il giorno e la notte. L'effetto dei monsoni è moderato a San'a e la temperatura varia da un minimo di 5° da novembre a gennaio, ad un massimo di 29°c a luglio. Il Wadi Hadramawt, la zona orientale e quella all'estremo nord sono regioni calde, in particolare tra giugno e settembre, e molto secche.
ABBIGLIAMENTO
Pratico, preferibilmente tessuti naturali come cotone, lino, lana. E' indispensabile una giacca, una felpa o un maglione, scarpe comode sportive, un berretto o un foulard, occhiali da sole, crema solare, un repellente per le zanzare. In inverno sono necessari vestiti più pesanti. Per il rispetto della cultura locale alle signore si consiglia un abbigliamento sobrio, è preferibile indossare pantaloni o gonne lunghe, capi pratici per salire e scendere dalle jeep.
LINGUA UFFICIALE
L'arabo è la lingua ufficiale. L'inglese è scarsamente diffuso al pari delle altre lingue occidentali, ma è conosciuto tra le persone che lavorano a contatto con i turisti.
MONETA
Riyal yemenita diviso in 100 fils. 1 Euro = 257, 13 Rial; 1 USD = 200, 29 Rial (cambio a dicembre 2008). A San'a vi sono molte banche commerciali che cambiano sia contanti che travellers' cheque (orario sab. -giov. 8-13) al tasso di cambio in vigore nel suq; nel suq al-Milh i cambiavalute privati cambiano solo denaro contante. Conviene cambiare banconote da 50-100 dollari (solo posteriori al 1991) perché in tal modo è possibile ottenere tassi migliori. Le carte di credito sono accettate solo presso i grandi alberghi della capitale e negli uffici delle compagnie aeree, nei negozi è sempre necessario avere denaro contante.
ELETTRICITA'
Voltaggio di 220/230 V. In generale negli alberghi si trovano prese di tipo occidentale, ma possono essere utili degli adattatori/riduttori. Può essere utile portare una pila elettrica.
TELEFONO
Per chiamare l'Italia: 0039 seguito dal prefisso della città con lo 0 e dal numero. Prefisso internazionale dall'Italia 00967 seguito da quello città (Sana'a 1) e dal numero telefonico. Dallo Yemen sono facili le comunicazioni verso l'Italia da Sana'a, Taiz, Hodeida. Più difficoltose da Mareb, Seyun, Mukalla. I GSM sono funzionanti solo nelle principali aree urbane del Paese.
TRASPORTI
La rete stradale yemenita è poco sviluppata e la manutenzione un problema. Si predilige l'utilizzo di jeep o di minibus. Ci sono taxi collettivi e privati in genere per i turisti. Voli giornalieri sono previsti fra San'a e Aden, Seyun, Mukalla, Ta'izz e Hodaydah; sono sempre da riconfermare con largo anticipo.
VACCINAZIONI
Non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria. Per l'Isola di Socotra è consigliabile, per precauzione, fare la profilassi antimalarica. E' sempre consigliabile consumare acqua e bibite non ghiacciate e solo da contenitori sigillati, non mangiare verdura cruda, frutta senza buccia. E' indispensabile munirsi di disinfettanti intestinali, compresse antinfluenzali ed antibiotici. Le strutture sanitarie sono decisamente carenti e al di sotto degli standard europei.
MANCE
In tutto il Medio Oriente le mance sono particolarmente apprezzate e talvolta indispensabili. Per ringraziare quanti vi avranno servito dagli autisti ai portieri, dai camerieri ai facchini suggeriamo un fondo di 40 $ per persona per un viaggio della durata di 8 giorni o 50 $ per quello di 12.
SHOPPING
Al souk di Sana'a e Taiz si possono trovare oggetti d'argento lavorato, monili, corallo, ambra, molte spezie e splendide jambia: il pugnale ricurvo che gli yemeniti portano alla cintola, con foderi e cinture riccamente decorate. Si rimane piacevole colpiti dall'approccio rilassato dei commercianti yemeniti. Si ricorda che non è possibile esportare oggetti d'antiquariato e d'epoca.
FOTO E I VIDEO
Si consiglia rispetto e sensibilità nel fotografare la popolazione locale ed è consigliabile chiedere il loro permesso per evitare discussioni. Le donne specialmente non amano essere fotografate. È vietato fotografare aeroporti, porti e postazioni militari.
CUCINA
È semplice ma buona. Il pranzo è il pasto principale degli yemeniti. Il piatto forte è il montone, variato con manzo, capra o pollo. I piatti sono spesso accompagnati da zuppe, da una insalata e da pane che si produce in 40 tipi diversi. Il piatto nazionale è la salta, uno stufato denso e piccante, di carne, enticchie, fagioli, coriandolo o altre spezie e fieno greco. Tutti gli alberghi hanno buoni ristoranti dove si servono piatti locali e internazionali. Durante i trasferimenti si pranza in piccoli locali con cibi genuini e semplici. Nella traversata del deserto o durante il ramadan, il picnic è una alternativa. Solo in qualche albergo si trova la birra alcolica che è molto costosa. Deliziosi i succhi di frutta fresca, buono il tè. Ilcaffè yemenita è una specie di intruglio preparato con i chicchi di caffè, aromatizzato con chiodi di garofano o altre spezie. Per l'effetto caffeina meglio un turkish coffee.
LE GUIDE
Guida locale parlante italiano per tutta la durata del soggiorno.
LE TASSE DI IMBARCO
Al momento di uscire dal Paese è necessario pagare una tassa di 10 dollari.
IL RAMADAN
E' il nono mese del calendario islamico durante il quale i musulmani digiunano dall'alba al tramonto.
I siti archeologici e i ristoranti sono comunque sempre aperti agli stranieri ma possono rispettare orari diversi. Gli stranieri che sono invitati a tenere un comportamento rispettoso e ad avere un po' di pazienza